Diritto allo studio tra Governo e Regione

da Giovani  Comunisti Toscana

In Toscana, fin dal prossimo anno accademico, ci troveremo a fare i conti con l’aumento a 140 euro della tassa regionale sul diritto allo studio universitario, imposto dal decreto 68/2012, che nella nostra Regione corrisponde a 42 euro in più rispetto agli attuali 98. Ci siamo già scagliati contro una norma iniqua, che di fatto fa degli studenti i maggiori contribuenti del DSU in Toscana, in un quadro nel quale le regioni finanziano il diritto allo studio con fondi equivalenti al 60% di quanto stanziato dallo Stato.

L’impianto ideologico in materia di scuola e università dei tecnici al Governo risulta così sempre più evidente e manifesto, ancorato organicamente alle scelte bipartisan degli ultimi quindici anni. Accelera infatti la conversione a logiche aziendalistiche di scuola e università, con sempre più incisivi disinvestimenti nel sistema della formazione pubblica e del diritto allo studio – che, ricordiamo, per gli studenti medi è di fatto inesistente, mentre per gli universitari era già di molto sotto la media UE e OCSE prima che vi si abbattessero i tagli gelminiani. Negli ultimi mesi, il governo in carica ha promulgato una serie di decreti in totale continuità con le politiche del precedente – basti ricordare che si tratta della riproposizione di decreti attuativi della riforma Gelmini. Mentre nella commissione cultura (con potere legiferante) si discute, nel più totale oscuramento mediatico, di una riforma che cambierà completamente l’assetto della democrazia scolastica e degli organi collegiali, nel decreto del 6 luglio (quello della così detta “spending review”) viene di fatto liberalizzata la contribuzione studentesca, prevedendo l’imposizione del limite del 20% al rapporto tra questa e il Fondo di Finanziamento Ordinario solo per quanto riguarda gli studenti italiani in corso, e calcolando al denominatore non più il solo FFO ma l’intero ammontare dei trasferimenti dello Stato alle università.



Sul merito dell’utilizzo dell’extra-gettito – prevedibilmente di oltre 5 milioni di euro – derivante dall’aumento della tassa regionale sul DSU, sono già state avanzate proposte da parte dei sindacati studenteschi, che mirano ad intervenire in alcuni ambiti molto sensibili: rateizzazione del pagamento della tassa, borse di studio per gli studenti iscritti a corsi di transizione, agevolazioni per gli studenti con disabilità o con figli a carico, ripensamento della graduatoria per i posti alloggio. Prendiamo anche positivamente atto delle dichiarazioni dell’assessore Targetti in merito alle indicazioni – che stanno per essere deliberati dalla Giunta Regionale – rivolte all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario sull’anno 2012/2013, con l’intenzione di investire le maggiori entrate in servizi per gli studenti.

Convinti dell’importanza di reinvestire l’extra-gettito in servizi rivolti agli studenti, chiediamo che siano considerate attentamente le proposte avanzate dai sindacati studenteschi: già nelle linee guida, di prossima emanazione, del bando delle borse di studio e dei servizi per il prossimo anno accademico; auspichiamo inoltre l’apertura, quanto prima possibile, di un percorso della Regione con le realtà sindacali e studentesche per discutere più a lungo termine della destinazione delle maggiori entrate e, finalmente, del diritto allo studio in Toscana.





Giovani Comunisti Siena
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